Dalla papaya all’uva da tavola, fino ad arrivare alla coltivazione di una delle piante asiatiche più richieste e desiderate in Italia, sia per la sua rarità, sia per le sue proprietà nutrizionali: il dragon fruit (frutto del drago), o pitaya.
Prodotto soprattutto dalla Cina e dal Vietnam, il dragon fruit viene prodotto da una pianta CAM (Crassulacean Acid Metabolism), ad elevata efficienza energetica, che viene identificata come un cactus con portamento ricadente. Di conseguenza, il ciclo produttivo della pitaya, coltura molto esigente in termini nutrizionali, prevede a periodi intercalari di 8-10 mesi, una pratica di interramento di letame e paglia per arricchire di sostanza organica il terreno tendenzialmente sabbioso. Il terreno non verrà più lavorato se non con sfalcio meccanico dell’erba; le piante vengono irrigate con ala gocciolante a goccia e concimate con urea.
Coltivazione della pitaya e del suo dragon fruit: la soluzione di Mugavero
Per poter dar vita a un dragon fruit di qualità, Mugavero per la coltivazione ottimale della pitaya propone l’impiego di Mirea (che non richiede di essere interrato ed assicura assenza totale di perdite di azoto), la linea di fertilizzanti granulari inibiti con Tecnologia DOS-P, che permette la sinergia di due inibitori diminuendo al minimo assoluto le perdite di azoto.
Il motivo? La Tecnologia DOS-P svolge di fatto una duplice azione: rallenta di 8/12 giorni la trasformazione dell’Azoto Ureico in Ammoniaca, altamente volatile, inibendo l’enzima ureasi e di 56/84 giorni la trasformazione dell’Azoto Ammoniacale in Nitrico, altamente dilavabile, inibendo l’attività dei batteri Nitrosomonas responsabili del processo di nitrificazione. Ma non è tutto.
Per rendere eccellente la coltivazione della pitaya Mugavero propone un’altra soluzione: l’utilizzo di Upper Grow. In quanto il dragon fruit si avvantaggia, dall’allegagione alla raccolta, di apporto di sostanza organica per via fogliare e radicale. Quindi, essendo ricco di potassio e di amminoacidi vegetali, l’Upper Grow viene proposto nei programmi di produzione della pitaya in quanto conferisce al frutto maggiore conservabilità ed incrementa la concentrazione di zuccheri ed il colore. La dotazione in potassio contribuisce ad abbassare il potenziale idrico delle radici, incrementando l’assorbimento dell’acqua e aumentando il potenziale osmotico delle cellule. Per un corretto utilizzo Mugavero suggerisce l’uso di Upper Grow su pitaya in fertirrigazione con intervalli regolari di 10 giorni ed in applicazione fogliare direttamente sui frutti in accrescimento.
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