Nei trapianti di settembre per le colture di pieno campo e per quelle in ambiente protetto, è arrivato il momento, dopo che la pianta ha superato lo stress da trapianto ed è in piena fase vegetativa, di pensare a rinforzare gli organi vegetativi per ridurre la suscettibilità della stessa alle malattie fungine prima che le escursioni termiche prendano alla sprovvista la coltura. Eventuali valori termici autunnali “più alti” finiscono inoltre per assecondare la crescita vegetativa mettendo la pianta in vegetazione quando invece è ora di promuovere la differenziazione a fiore.
Ricordiamo poi che, con il sopraggiungere dell’inverno, le temperature del suolo andranno lentamente ad abbassarsi; temperature sotto i 18°C riducono la capacità della pianta di assimilare il fosforo, quindi quello che la pianta aveva accumulato le dovrà bastare per il completamento del ciclo produttivo. Accade spesso però che la pianta vada in deficit di energia: nella pianta di cavolfiore o broccolo si ritarda ad esempio la fuoriuscita del capolino.
Mugavero scende in campo con STATIA per risolvere questi problemi; si tratta di un induttore di resistenza arricchito con ligninsolfonati studiato appositamente per l’applicazione fogliare per dare nuova energia alla pianta.
STATIA esplica una triplice azione: nutre la pianta, ispessisce la lamina fogliare e la rende meno suscettibile all’attacco delle malattie fungine spostando l’equilibrio source-sink verso la produzione. In una strategia di difesa integrata consente di ridurre, in maniera significativa, il numero dei fitofarmaci impiegabili per la difesa fungicida da oidio, peronospora, botrite. Miscelabile con tutti i formulati in commercio, ha anche un’azione cicatrizzante: dopo una grandinata ad esempio è auspicabile intervenire con STATIA per una cicatrizzazione rapida dei tessuti danneggiati.
Impiegato con regolarità dalle 3 alle 5 volte durante il normale ciclo vegeto-produttivo, consente di ottenere una pianta di un bel colore verde e più sana. La migliore struttura della foglia e quindi della pianta si traduce in un impianto più omogeneo e performante in termini produttivi.
STATIA non crea residui e non ha tempi di carenza consentendo una regolarità di raccolta, aspetto importantissimo per queste tipologie di colture.
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